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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Classe dirigente e suffragio universale

Interessanti considerazioni di Luca Ricolfi sulla "Stampa". Fatti come la brexit (dove i "borghi putridi" antieuropeisti hanno avuto la meglio sulla Londra cosmopolita) e la sconfitta di Fassino a Torino (dove un buon sindaco è stato spodestato da una grillina) dimostrano l'acuirsi della divaricazione fra popolo ed elite, sovranità popolare e classe dirigente.

Partiti e politica

Su "Avvenire", giornale dei vescovi italiani, si legge: "l'unico dato stabile" datoci dalla dottrina politica è che "il partito come mediazione fra cittadini ed istituzioni è qualcosa di cui in democrazia non si può fare a meno".

Seconda Repubblica

Ezio Mauro legge il presente italiano come crisi terminale della Seconda Repubblica, di un sistema costruito in teoria lungo lo schema destra-sinistra, ma che ha evidenziato negli ultimi 20 anni tutti i problemi di instaurare una corretta dinamica dell'alternanza, visto che ancora oggi l'alternativa è costituita da una forza anti-sistema come i 5 Stelle.

Seminario romano

Venerdi 24 giugno, alle ore 17,30, presso l'Aula XI della facoltà di Filosofia di "Villa Mirafiori" in Roma, il professor Stefano Petrucciani, terrà una relazione dal titolo: Lavoro e autorealizzazione nelle note di Marx a J. Mill. Seguirà dibattito.

C'è chi scende e chi non sale

Le diseguaglianze sono esplose nel mondo. Dopo il 1989. Quando il capitalismo non ha avuto più rivali globali. In Italia il tema della diseguaglianza è particolarmente grave, ma con un suo tratto peculiare.

"Illiberal order"

C'è un problema di democrazia. O meglio sempre più la democrazia è un problema. Per se stessa, prima che per i suoi nemici. Persino Massimo Franco e nientemeno che sul "Corriere della Sera" registra che "i cantori delle virtù di uno 'Stato illiberale' si stanno moltiplicando" e addirittura è in corso una "rinascita autoritaria" (e proprio in Europa).