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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Partiti e democrazia

"L'emergere dei partiti politici è certamente uno degli elementi principali che caratterizza il sistema di governo moderno. I partiti, infatti, hanno giocato un ruolo decisivo nel creare i governi, e nello specifico possono essere considerati i creatori del governo democratico. E' quindi bene sottolineare chiaramente /.../ che i partiti politici hanno creato la democrazia e che la democrazia moderna sarebbe inimmaginabile senza partiti politici" (Elmer Schattschneider - 1942).

Destino della modernità

Dalil Boubakeur rettore della moschea di Parigi ha individuato tre problemi principali della sua fede: 1) "comprendere la laicità"; 2) sotterrare gli arcaismi"; 3) sradicare il fondamentalismo". La sfida è effettivamente questa: i conti con la modernità. La laicizzazione-secolarizzazione è un portato necessario della modernità, tutte le fedi (e le ideologie) devono prenderne atto. Nulla possono contro. Il fondamentalismo è una sfida tanto più disperata e pericolosa perché si ostina a cercar di fermare con la violenza il corso ineluttabile delle cose.

Ancora Berlinguer

Scalfari su Repubblica ha ricordato la pallosissima intervista di Enrico Berlinguer sulla questione morale. Qualcosa merita di dirsi perché a decenni ormai dai fatti gli equivoci continuano ad abbondare, a riprova della profondità di una crisi culturale, morale, di classe dirigente e solo da ultimo politica.

Antipolitica e tecnica

Natalino Irti è tornato a ragionare del ruolo dei tecnici e della élite rispetto al problema della politica e della sua crisi. Riprende il discorso a partire dalla brexit, dal fatto che il popolo sovrano ha deciso, una volta di più, contro i tecnocrati dell'Europa e quindi contro l'Unione Europea in quanto tale.

Bertinotterie

Bertinotti si conferma il solito cialtrone. Stordito e irresponsabile. La sua intervista al Manifesto ne è l'estrema ma sicuramente non ultima riprova. Ripropone per l'ennesima volta la stolida alternativa fra la contrapposizione destra-sinistra, che a suo dire sarebbe superata (come sostiene da sempre la destra) e che andrebbe sostituita da quella "alto-basso", che rilancerebbe tra l'altro la "lotta contro le elite". Come se anche un bambino non capisse che le due cose vanno invece sempre e comunque insieme, la sinistra si oppone alla destra in quanto opposizione democratica delle masse alle elite di potere.

La categoria del 'politico'

Dobbiamo leggere sul "Sole 24 Ore" che la distinzione fra destra e sinistra è costitutiva del discorso politico democratico. Il giornale confindustriale riporta una frase di André Malraux, intellettuale e politico francese, ministro di De Gaulle: "strana epoca, diranno di noi gli storici del futuro, quella in cui la sinistra non era la sinistra, la destra non era la destra, e il centro non stava in mezzo". E Malraux, morto nel 1976, non aveva visto la nostra di epoca....

Anticorpi

Mafia a Milano. Dopo gli arresti disposti dal procuratore aggiunto Boccassini, sulla Repubblica si legge: "l'accusa è associazione per delinquere, volta a favorire gli interessi di cosa nostra in Fiera di Milano e Expo 2015". E ancora: "boss favoriti per l'Expo".

Antipolitica

Un giurista del livello di Natalino Irti scrive cose da ponderare sulla cosiddetta "antipolitica". A quanti ne ragionano giornalisticamente, cioè "con sicuro risparmio di pensiero", Irti ricorda che l'antipolitica non è un pericoloso fenomeno di contrasto alla politica come tale, ma sempre una denuncia di "una politica specifica"; anche se probabilmente andrebbe aggiunto di un sistema politico e democratico nel suo insieme incapace di dare risposte adeguate ai cittadini (contro una "politica specifica" c'è sempre infatti un'altra "politica specifica").

Ancora sulla classe dirigente

Massimo Cacciari interviene nella discussione su elite e popolo ripresa dopo che la maggioranza del popolo inglese si è pronunciata contro la permanenza nella beneamata, dalla elite, Europa. Sostiene che soprattutto dopo il 1945 le elite si sono a lungo distinte secondo la faglia destra-sinistra, comunque su progetti distinti, se non alternativi. Ma aggiunge anche che le elezioni selezionavano allora "i migliori" presenti in tutti i partiti politici di massa in competizione.