Mafia settentrionale

Dice il Presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi (Il Fatto, 31 luglio 2017) in missione in Liguria: se sarà il processo d'appello e poi la Cassazione a stabilire se la "rete criminale" di Carminati e Buzzi era davvero "Mafia capitale", il patto fra ndranghetisti-imprenditori e politici del Nord permette di concludere che "nel Nord del vecchio 'triangolo industriale' e di buona parte del PIL nazionale tutto questo è già certo". Cioè c'è ed è radicata Mafia Settentrionale.

Continua la Bindi: "a Milano ci sono tutte le mafie, e ci sono almeno dagli anni 50. L'inchiesta 'Infinito' ha individuato 16 'ndranghete locali' come dire filiali, della criminalità calabrese, da Milano a Rho, da Corsico a Pavia".
La differenza è che mentre Pignatone ha avuto il coraggio di parlare di una mafia romana, i magistrati del Nord continuano a credere che si tratti solo di emigrati delle mafie meridionali. Sia pure con il coinvolgimento di imprenditori "lombardissimi".
Ma anche in Piemonte, a Bardonecchia, la mafia c'è almeno dagli anni 60 (nel 1995 il comune di Bardonecchia fu -primo al Nord- sciolto per mafia). 
Ma anche la Liguria è "una delle regioni del nord che crea più preoccupazioni"; mentre in Veneto pur essendo presente una significativa infiltrazione, ci sono state ancora troppo poche condanne.
Insomma gli "anticorpi" al Nord latitano. Come al Centro, per non dire al Sud.

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